Oggi parliamo ancora della relazione tra architettura e moda, nello specifico di locations inedite scelte e usate per le sfilate che si sono concluse da qualche giorno a Milano.

Tra tutte ci vogliamo soffermare sui MAGAZZINI RACCORDATI di via Ferrante Aporti a ridosso della Stazione centrale di Milano abbandonati da anni; questa location è stata scelta da MONCLER che ha creato all’interno dei tunnel un evento che va oltre la moda facendosi promotore della riqualificazione dell’area.

Il progetto si è sviluppato all’interno dei 10 tunnel dei Magazzini Raccordati per raccontare le collezioni del progetto MONCLER GENIUS e che ogni mese proporrà una nuova collezione di vari designers provenienti da paesi differenti e non necessariamente legati al fashion sistem.

Durante la Fashion Week 2019 ogni tunnel ha ospitato le collezioni disegnate da diversi designers come PIER PAOLO PICCIOLI e LIYA KEBEBE, SERGIO ZAMBONI e VERONICA LEONI per MONCLER 1952 (anno di nascita del brand), SANDRO MANDRINO per MONCLER GRENOBLE, SIMONE ROCHA, CRAIG GREEN, MATTHEW WILLIAMS di 1017ALYX95M, RICHARD QUINN, FRAGMENT HIROSHI FUJIWARA, PALM ANGELS FRANCESCO RAGAZZI e POLDO DOG COUTURE.

Un’architettura luminosa esterna e torce hanno dato il “via” all’evento che successivamente è stato aperto al pubblico domenica 24 febbraio.

Per la collezione MONCLER di RICHARD QUINN, composta da capispalla, tute stampate, pumps e stivali imbottiti, la scenografia è un prato fiorito in stile pop-art; per quella di PICCIOLI la scenografia di sfondo è un’architettura essenziale dove i protagonisti sono i piumini in nylon laque che richiamano i tessuti africani.

VERONICA LEONI e SERGIO ZAMBON reinterpretano i codici MONCLER attraverso architetture luminose che rimandano alle atmosfere dei club; il tunnel che ospita SANDRO MANDRINO per MONCLER GRENOBLE rievoca una festa hippie anni ’70.

SIMON RICHA ha creato un magico bosco composto da 6 file di betulle bianche e pavimentazione in terra battuta per una collezione che si ispira al campeggio con coperte che si trasformano in cappe; CRAIG GREEN ha creato moduli leggeri e richiudibili, forme che si restringono e si dilatano amplificate dal tunnel che ospita la sua collezione.

Non vi resta che prenotarvi online per poter visitare le varie istallazioni e collezioni ai loro interni….da GAG è tutto, vi diamo appuntamento al prossimo post con tante altre news!!!