Una mostra a New York, lo scorso anno, ha celebrato il famoso stilista per l’anniversario dei suoi 70 anni di carriera.

La mostra “PIERRE CARDIN: FUTURE FASHION”presentava in esposizione oltre 170 oggetti che coprono l’arco temporale dagli anni’50 ad oggi tra abiti di haute couture e pret-à-porter, accessori, fotografie, film e molto altro direttamente dall’archivio dell0 stilista.

Il suo guardare sempre avanti ispirandosi all’era spaziale e dal design futuristico lo ha preservato dalle datazioni restando così sempre moderno e attuale; basta pensare all’immagine di Rachel Welch in posa plastica con indosso una sua creazione in vinile, tornato oggi di gran moda, con visiera; era il 1970 ma  questa immagine potrebbe benissimo apparire oggi sulle riviste patinate del fashion sistem.

Pierre Cardin è nato a San Biagio di Callalta nel 1922, in provincia di Treviso, successivamente da bambino si trasferì con tutta la famiglia a Vichy in Francia; dopo la guerra si sposta definitivamente a Parigi dove iniziò a lavorare per la maison Paquin con Elsa Schiaparelli, nel 1947 entrò da Christian Dior. nel 1950 fonda la sua casa di moda iniziando dai costumi teatrali per poi cimentarsi nel haute couture e sul pret-à-porter, fu il primo stilista a farlo nel 1958.

Cardin ancora oggi continua ad andare in ufficio tutte le mattine per sperimentare sempre con inventiva il design, è di pochi anni fa il video in cui presenta il suo progetto faraonico e visionario mai realizzato per il Palais Lumière, un grattacielo alto due volte il campanile di San Marco che doveva essere costruito alle porte di Venezia.

La mostra newyorkese ha sottolineato come la sua estetica audace e innovativa ha influenzato non solo la moda, ma altre forme di design come mobili, oggetti, accessori, fino a diventare un marchio con più di 850 licenze all’attivo.

Le creazioni di Pierre Cardin sono state indossate da personaggi internazionali e stelle del cinema come Brigitte Bardot, Alain Delon, Jaqueline Kennedy o apparse in pellicole come “La baie des anges” del 1963 addosso a Jeanne Moreau o a Mia Farrow in “A dandy in aspic” del 1968.

Cardin, inoltre, fu l’unico civile della storia a indossare la tuta spaziale originale usata da Neil Armostrong nella missione Apollo 11 per lo sbarco sulla luna, questo nel 1971 durante un viaggio ispiratore alla NASA negli Stati Uniti.

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