Ieri è iniziata la settimana della moda a Milano, per la nostra rubrica dedicata a “architettura e moda ” vi parliamo di Emilio Pucci.

Un libro celebra il marchese fiorentino che dagli anni ’50 ha continuato a lasciare il segno nella moda, nel design e nell’arte.

La sua “avventura” inizia nel 1947 a Zermatt dove Emilio Pucci dà lezioni di sci; disegna per lui una tuta mai vista che lo rende libero e veloce e un fotografo di moda, Toni Frussel, immortala lo sciatore in uno scatto che finisce sulle pagine di Harpe’s Bazaar; fu un successo immediato.

Questo episodio lo incoraggiò a creare e vendere vestiti da donna aprendo così la sua prima boutique a Capri nel 1950, la sua produzione si contraddistinse per l’uso di colori brillanti e fantasie vistose che influenzarono la moda di quei decenni.

Tra i suoi primi successi ricordiamo la linea di vestiti in seta senza pieghe; viene riconosciuto dalla stampa come “THE PRINCE OF PRINTS” e a Firenze stabilì il quartier generale della sua casa di moda, nel Palazzo Pucci in via de’ Pucci 6.

Ha applicato le sue creazioni e il suo stile fresco ed elegante ai campi più disparati, per esempio disegnò lo stemma per la tuta degli astronauti della NASA per la missione Apollo 15, disegnò le divise per hostess, piloti e personale della compagnia “Braniff International Airways, mentre in Italia disegnò le divise per i vigili urbani con lunghi guanti bianchi ed elmetti ovali su divise blu.

La sua attività di stilista si allarga alla moda maschile, ai profumi e alla produzione di ceramiche per la casa.

Nel libro “UNEXPECTED PUCCI” , edito da Rizzoli e curato da Laudomia Pucci, il focus è “l’universo della griffe oltre la moda “; si parla di design, arte, arredamento, lifestyle e pagina dopo pagina vengono svelati i più importanti progetti di interior design firmati Pucci.

Si parla del “viaggio” creativo della maison, partito dai colori brillanti e dal concetto di foulard agli elementi nati dalle collaborazioni e partnership con i marchi protagonisti del design internazionale.

Pensiamo ai tappeti presentati al Museo di Arti Decorative di Buenos Aires nel 1970 e oggi disponibili su prenotazione presso l’ Emilio Pucci Heritage Hub, le porcellane in collaborazione con Rosenthal con le fantasie iconiche della maison per i servizi da caffè e tè, per vasi e piatti.

Per Bisazza ha reinterpretato mosaici splendidi divenuti motivi artistici fatti a mano per decorare case e piscine, con Cappellini la maison ha realizzato pezzi d’arredamento e oggetti decorativi come le poltrone Rive Droite e le sedute provenienti dalla collezione Poolside progettate da Piero Lissoni.

Con Kartell la griffe ha lanciato l’iconica sedia Madame disegnata da Philippe Starck, nel 2016 le fantasie del progetto di PUCCI CITIES OF WORLD hanno impreziosito le tazze progettate da Matteo Thun per Illy.

Da GAG è tutto e vi aspettiamo, come sempre, con tante altre news!!!