Oggi ci addentriamo nella storia del Design italiano, nello specifico vi parleremo del RADICAL DESIGN.

La sua origine va cercata nell’esperienza di giovani designer di opposizione in linea con le lotte politiche e studentesche del 1968, essi cercano di emergere attraverso la progettazione di oggetti ironici ed eccentrici nelle forme e innovativi nelle loro funzioni d’uso.

L’oggetto della contestazione è la produzione del design razionalista che dominava all’epoca. Il Radical Design, detto anche Anti-Design o Contro-Design, si diffonde inizialmente a Firenze con i gruppi Archizoom e Superstudio e si espande influenzando Milano, l’Europa fino a raggiungere tutto il panorama internazionale.

I modelli di riferimento sono la POP-ART, le avanguardie artistiche e il lavoro di Ettore Sottsass che fa della materia e del colore gli strumenti essenziali del progetto con lo scopo di comunicare emozioni.

Il concetto di fondo è quello del designer-artista che crea nuove sollecitazioni secondo un procedimento di novità e provocazioni, tipico delle arti figurative; tra le caratteristiche esponenti di questo “movimento” vi erano quella di caricare l’oggetto di significati in maniera provocatoria e rivendicare un’area creativa in cui esercitare l’invenzione poetica al di fuori di considerazioni funzionalistiche, conformi al concetto di liberazione dell’uomo da una cultura tradizionale.

Si progettavano mobili dall’uso impossibile e dalla chiara discendenza dadaista come sedie zoppe, tavoli inginocchiati, letti chiodati… Dal 1970 il Radical Design trova ampio spazio sulla rivista CASABELLA diretta da ALESSANDRO MENDINI che aderisce al movimento.

Tra gli altri designer che sposano questo movimento troviamo GAETANO PESCE, BUTI, STRUM, DALISI e RAGGI, tutti presenti alla mostra “ITALY: THE NEW DOMESTIC LANDSCAPE” allestita al MOMA di New York nel 1972.

Il movimento si esaurisce verso la metà degli anni ’70 quando i Radical-designers abbandonano la sperimentazione e l’avanguardia per la collaborazione pragmatica con il mondo della produzione, nasce così il NEOMODERN o DESIGN NEOMODERNO.

Da GAG è tutto, vi aspettiamo al prossimo post per parlarvi nello specifico del Design Neomoderno!!!